A proposito del Bradipo

Mi piacerebbe dire che sono una persona come tante, che fa e che ha fatto le cose che fanno e che hanno fatto tutte le persone della mia età, invece mi rendo conto di essere un fallimento totale.
Alla soglia dei 40 non ho e non ho mai avuto un patner, e non ci sono previsione rosee in un prossimo futuro. Non ho e non ho mai avuto un lavoro che possa definirsi tale, e per il momento alcune situazioni in famiglia mi impediscono di mettermi alla ricerca di qualcosa da fare, fosse solo per la pensione. ...
E pensare che invece fino all'adolescenza era una promessa, un astro nascente, ma poi tutto in me si è improvvisamente bloccato. Sono tanti i fattori che accuso della mia sconfitta, non ultimo il carattere di merda che mi ritrovo.
Diciamo che nella mia vita si sono presentate tutte una serie di situazioni che non erano adatte al mio modo di agire e di reagire, ed i miei parenti ho dei dubbi che abbiano saputo gestirmi nel modo ottimale. Alle volte ho come l'impressione che mi abbiano lasciato nella merda per anni, pensando che forse quella non era merda o convinti del fatto che io non volessi aiuto perchè in genere sono una persona che tende a fare tutto da se. Il problema è che quando si sono accorti della situazione era troppo tardi, il danno era stato fatto. Adesso ho come la sensazione che ... non so come spiegare, come se avessere perso ogni desiderio, voglia, speranza di vedermi uscire da questa situazione. Come se ora mai fossi una causa persa.

Io ora vivo la mia vita come un Bradipo allevato da Ghepardi, loro vorticano attorno a me, io li osservo con fascino ed allo stesso tempo con fastidio. Loro si devono muovere, sempre, io invece passeri giornate intere ad osservare le nuvole ed a lasciare che la mente vaghi o che resti bloccata per ore ed ore su un singolo pensiero. Loro parlano di futuro, io penso alla morte, costantemente, incessantemente. Loro si augurano di essere in buona salute, io mi ritrovo ad invidiare chi ha avuto una morte istantanea. Mi piace l'idea di morire, ma non quella di soffrire.

Adesso vivo una vita che non è mia, la notte prima di addormentarmi vesto i panni dei personaggi delle serie TV, dei libri, dei film o delle canzoni. Vivo le loro storie, provo le loro emozioni. Alle volte mi invento dei personaggi e delle storie tutte mie, vorrei far vivere loro delle fantastiche avventure, amore appassionati, ma poi mi rendo conto che non so cosa è la vita,  non so cosa si prova a baciare in modo passionale ed a provare un amore travolgente. Così rubo un poco di vita dalle altre storie, prendo ispirazione da cose lette o viste da altre parti e faccio un mix di cose che non mi appartengono.