martedì 17 agosto 2010

AA, ci puoi trovare chiunque


In questi giorni mi è arrivata una notizia sconvolgente, infatti ho saputo che due persone, di cui una un parente, sono all'alcolisti anonimi.

Tutte le volte che sento queste notizie mi viene da pensare che la gente non ha proprio i nervi per affrontare le difficoltà della vita, ma poi mi cheto e prego che i miei nervi reggano a tutti gli imprevisti. Lo so che spesso ho meditato, e lo faccio ancora, di farla finita, ma io almeno non lascio nessuno nella merda e la mia sarebbe una scelta consapevole, quasi preparata a tavolino, una sorta di uscita dalla partita per reiniziarne un'altra, questa volta però conoscendo un paio di trucchi. Non vedo questo mio desideri di terminare "il gioco" in anticipo come una crisi di nervi. Io non ho niente in contrario contro chi si vuole lavare la vita in modo più o meno rapido, quello che trovo ignobile è quando questo tuo gesto lascia o mette nella merda chi resta. Non parlo di lasciare parenti ed amici tristi, ma parlo ad esempio di persone che lasciano i vivi sommersi di debiti. Questo comunque è un altro discorso.

Delle due persone che sono entrate a far parte dell'Alcolisti Anonimi la prima è una conoscente, e se sono vere la metà delle cose che ha raccontato posso capire il crollo che ha portato questa persona all'abuso di sostanze alcoliche. Non la giustifico, ma la capisco. Quello che non mi spiego è come il marito non si sia mai accorto del fatto che spesso sua moglie era alticcia ... no, aspettate, me lo spiego me lo spiego come la sua svista sia possibile.
Nel secondo caso, quello del parente di secondo grado, la cosa è veramente sconvolgente perchè questo parente è una di quelle persone a cui in teoria non gli manca ninete. Sono persone a cui non mancano i soldi, nella sua vita ha avuto una posizione lavorativa a cui arrivano in pochi, certo ci sono sempre alcuni problemi in famiglia come ad esempio alcuni dissapori con i fratelli, un figlio che forse non rispecchia tutte le tue aspettative. Per i dissapori internia alla famiglia non mi pronuncio perchè non conosco la dinamica, ma per il figlio che non ha ricalcato le tue orme posso dire che un poco più di disciplina non gli avrebbe fatto male, forse non sarebbe arrivato ai livelli del padre, ma non si sarebbero sentite tutte le storie che girano intorno al giovane. Comunque il figlio può anche essere uno svogliato, uno scavezzacollo, ma che io sappia non ha mai avuto problemi di droga e non è mai finito in galera per furti o cose simili.
Questa quindi era una persona di tutto rispetto, una persona di cultura, di presenza, con un figlio di cui ogni tanto ti vergogni, ma che non ha mai superato il limite della legge. Poi vieni a scoprire che è da quasi due anni che è negli alcolisti, che non ha retto alla pensione.
Sono cose che effettivamente fanno pensare, riflettere e pregare che restino cose che riguardano gli altri.

2 commenti:

  1. Caro Bradipo...l'alcool inizialmente è per tutti noi alcolisti, un piacere, o meglio: un sistema per rilassarsi e rendere più soft la nostra vita...Differentemente da altri grandi bevitori, noi alcolisti non sappiamo quando il bere supera il limite e diviene dipendenza!!!
    Non esistono benesseri o malesseri o situazioni particolari che portano nell'incubo alcoolico, e quando ci si accorge d'esserne presi, o si è combinati male o si è "toccato il fondo", ossia non si regge più bene il bere ed è già una fortuna che si riesca a chiedere aiuto!!! Ti risponde un'alcolista anonima sobria da 25 anni...messi insieme con l'impegno di non bere (per 24 0re) ogni giorno da quando ho conosciuto A.A.
    Spero di aver un pò chiarito il concetto :-))
    e ringrazio il cielo che esista questa associazione che nulla chiede, ma tanto dà e gratuitamente!!!

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  2. Il problema di questo tipo di disagio forse è che se ne parla poco e quando lo si fa si portano come esempi persone che utilizzano l'alcool come una via di uscita da una brutta situzione.

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